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Nei decenni centrali del XVI secolo, le corti di Carlo V, Maria d'Ungheria e Filippo II, le loro parentele, la mobilità dei loro patrimoni, i viaggi e le esperienze dei loro ministri, ufficiali e ritrattisti favorirono una rete di relazioni che sfugge ai modelli interpretativi delle storie dell'arte nazionali e regionali: le vicende della medaglia ne sono testimoni. Attraverso profili di artisti, effigiati, agenti, committenti, consulenti, donatori, fruitori e possessori di raccolte questo libro esplora le pratiche sociali e le forme di riconoscimento reciproco attivate dall'esecuzione, promozione e accettazione di microritratti. La produzione, la circolazione e la conservazione di medaglie si dimostrano cartine al tornasole utili per valutare le forme di scambio, interazione e cooperazione maturate tra Milano, Bruxelles e altri centri dei domini asburgici.